Quali sono i monumenti da vedere a Siviglia? In questo articolo troverai la guida completa di tutti i monumenti Siviglia (se vedi che manca qualcuno notificamelo per favore) ed i luoghi d’interesse più importanti della città: questa sarà la tua guida definitiva, aggiornata ed più onesta possibile [quindi non troverai links a siti internet dove si vendono servizi esterni al mio site]. A Siviglia monumenti ce ne sono tantissimi per questo motivo ho creato questa guida in base al tempo che avrai a disposizione a Siviglia.
I monumenti da vedere assolutamente a Siviglia
Contenuti
Se si hanno a disposizione pochi giorni, un fine settimana o 3 giorni!
Il Real Alcázar di Siviglia – il palazzo reale
Il palazzo reale di Siviglia, il palazzo reale in uso più antico, è il monumento più importante ed incomparabile della capitale andalusa.
Dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 1987 insieme alla Cattedrale e alla Giralda e all’Archivo generale delle Indie, il Real Alcázar di Siviglia è il complesso palazzesco di Siviglia all’interno del quale potrete visitare quattro residenze medievali e rinascimentali d’inestimabile valore e ben 6-7 ettari di giardini lussureggianti.
Per saperne di più vi raccomando di partecipare al nostro tour guidato del Real Alcazar!
Stili artistici: Mudejar, gotico, rinascimentale, arabo-mussulmano.
La Cattedrale di Siviglia e la Giralda
Patrimonio dell’Unesco, (insieme all’Alcazar di Siviglia e l’Archivio delle Indie), la Cattedrale di Siviglia, nota come la Cattedrale di Santa María della Sede, è la terza cattedrale cristiana più grande del mondo e la cattedrale gotica più vasta del mondo.
Unisciti alla visita guidata della Cattedrale di Siviglia in italiano!
Celebre per la pala d’altare (dorata) più grande del cattolicesimo, la tomba dell’ammiraglio genovese Cristoforo Colombo e moltissime opere d’arte di artisti come Goya, Murillo e Zurbarán, venne costruita sui resti di un’antica moschea del XI secolo della quale si conserva ancora gran parte del suo antico minareto (oggi conosciuta come la Giralda, il campanile della Cattedrale) ed il cortile delle abluzioni.
Non perderti questi preziosi consigli su come comprare i biglietti della Cattedrale di Siviglia
Stili artistici: Arabo-mussulmano, rinascimentale, barocco, rococò, medievale, gotico, plateresco.
Il quartiere di Santa Cruz
Conosciuto come quartiere ebraico di Siviglia, il quartiere di Santa Cruz (o barrio de Santa Cruz in spagnolo) è un guazzabuglio di stradine tortuose e molto ben conservate, a pochi passi dalla Cattedrale e dall’Alcázar. È il quartiere più turistico e caratteristico di Siviglia. La visita si svolge completamente all’aperto.
Raccomandazione: Lasciatevi sorprendere da questi angoletti suggestivi, ogni giorno è una scoperta anche per gli stessi sivigliani.
Gran parte delle vie del quartiere ebraico di Santa Cruz conserva il tracciato originale del quartiere del XIII e XIV secolo periodo in cui questo quartiere svolse la funzione di ghetto ebraico.
Se vuoi ne vuoi sapere di più sul quartiere di Santa Cruz, ti consiglio di leggere quest’articolo sul Barrio de Santa Cruz Siviglia
Stili artistici: regionalista, barocco.
La Plaza de España
La Piazza di Spagna di Siviglia è la piazza più importante e celebre di Siviglia costruita in occasione dell’ Expo Ibero-americana del 1929, considerata uno dei monumenti più valorati dagli utenti di Tripadvisor nel mondo.
La Piazza di Spagna è una piazza con una superficie di 5 ettari, edificata seguendo una forma semiellittica e completamente decorata con ceramiche fatte a mano, los azulejos di Siviglia.
Curiosità: la forma della piazza di Spagna rappresenta l’abbraccio della Spagna nei confronti delle ex colonie spagnole, in un tentativo da parte del governo spagnolo degli anni ’20 di riallacciare e migliorare i rapporti con le sue antiche colonie.
Raccomandazione: Se visitate Siviglia durante i mesi d’estate o primavera vi consiglio la visita di mattina presto, verso le 9-10h del mattino o di sera (d’estate chiude alle 22h). A Siviglia d’estate fa molto caldo!!
Se vuoi saperne di più ti consiglio di leggere l’articolo dedicato alla Piazza di Spagna di Siviglia
Il Parco di Maria Luisa ed l’Expo del 1929
Il Parco di María Luisa, il parco più grande ed importante di Siviglia, (il polmone verde della città con 40 ettari di superficie), fu lo scenario dell’Expo del 1929 e della Piazza di Spagna di Siviglia.
Una bella passeggiata o visitarlo in bicicletta vi permette di trascorrere una mattinata immersi tra la sua ricca vegetazione e le sue piazze monumentali dalle quali gli imponenti padiglioni dell’expo del 1929 offrono un’atmosfera irripetibile.
Raccomandazione: consiglio di visitare il parco in bicicletta, molti alberi vi faranno ombra. Evitatelo durante le ore calde pomeridiane estive.
Da vedere assolutamente, oltre alla Piazza di Spagna, la Piazza d’America (o de las palomas) dalla quale ammirare le facciate del padiglione Mudejar e del Museo Archeologico di Siviglia ed i padiglioni della Colombia e dell’Argentina.
È ideale per gli amanti della fotografia, perfetto per una passeggiata o giro in bicicletta o un pic-nic lontani dalla frenesia del centro. Si possono fare foto impressionanti a piazza d’America.
Il quartiere di Triana
Triana non è un luogo, è uno stato d’animo. Considerato per molti anni il quartiere dei marinai, dei gitani e dei ceramisti, è stata la culla naturale di innumerevoli artisti della musica e del ballo Flamenco, di toreri e di poeti.
Per gli spagnoli è un quartiere molto conosciuto, come potrebbe esserlo per noi italiani il quartiere di Trastevere a Roma.
Cosa vedere a Triana?
La chiesa di Santa Ana, probabilmente la chiesa più antica di Siviglia, anno 1266 (anche se è stata molto modificata e restaurata nel corso dei secoli).
La Cappella dei Marinai, nelle vicinanze di Santa Ana, dove potrete vedere due sculture celebri della Settimana Santa di Siviglia: la Esperanza di Triana ed il Cristo delle tre cadute della prima metà del 1600. Entrata gratuita.
Raccomandazione: consiglio una visita mattutina dato che di pomeriggio spesso le chiese sono chiuse.
Presso la Calle Betis, la via che costeggia il fiume Guadalquivir troverete moltissimi bar e zone dove prendere un aperitivo di sera (il bar el Embarcadero è uno dei miei favoriti, a pochissimi metri dal fiume).
Altra zona di particolare interesse è il Mercado de Triana, (anche se non è il mio favorito) costruito sui resti del Castillo de San Jorge (antica sede delle carceri della Santa Inquisizione Spagnola). Lo consiglio come una breve sosta dove prendere un aperitivo.
La via principale è la Calle San Jacinto, zona pedonale adatta a qualsiasi pubblico, piena di locali e ristoranti con tavolini all’aperto.
I monumenti da visitare se hai più di 2 giorni
Li consiglio se avete a disposizione più di 2 giorni a Siviglia
Las Setas – Metropol Parasol
Il nome del progetto è Metropol Parasol, anche se è il termine Las Setas (in spagnolo i funghi) divenne il nome ufficiale appunto per la sua singolare sagoma a forma di funghi (ben 6!) due anni dopo l’inaugurazione avvenuta nel 2011.
È considerato il monumento di legno più grande del mondo, composto da 3.500 elementi di legno, assemblati da 16 milioni di viti.
È distribuito su 5 livelli, il più alto a 28metri e mezzo dal quale grazie ad una passerella lunga 250metri si può ammirare una vista panoramica di Siviglia mozzafiato a 360 gradi.
Cosa vedere a Las Setas Siviglia?
- La vista all’Anticuarium de Las Setas, dove potrete visitare un museo archeologico sotterraneo (livello -1): sono esposti i resti di ville romane dall’epoca di Tiberio (I sec. dc.) e delle vasche di produzione di pesce in salamoia fino al IV sec d.c. e resti di edifici dell’epoca mussulmana (XII e XIII sec.) su una superficie di 5.000m2.
- Accesso alla passerella di 250metri, dalla quale ammirare la vista panoramica della città a 28,5metri d’altezza.
Per saperne di più vi consiglio di leggere l’articolo su Las Setas Siviglia
Raccomandazione: il momento migliore per visitarlo è durante il tramonto.
La Chiesa del Salvador
La chiesa collegiata del Divino Salvador (nome completo) è il secondo luogo di culto cristiano più grande di Siviglia dopo la Cattedrale e la visita è inclusa nel biglietto della Cattedrale di Siviglia.
È una chiesa barocca costruita tra fine 1600 e inizi 1700, inaugurata nel 1712, e una facciata eseguita seguendo lo stile Manierista (stile concepito in Italia nel rinascimento, Manierista, da maniere cit Giorgio Vasari).
Presso il terreno che oggi occupa la chiesa tra l’829 e l’830 venne edificata la moschea di Ibn Adabbas.
Dopo la conquista cristiana del 1248 la moschea viene convertita in chiesa e solo nel 1671 si demolisce la vecchia chiesa-moschea dovuto allo stato rovinoso della stessa e pochi anni dopo iniziano i lavori di una chiesa barocca che sfortunatamente crolla nel 1679 (errori di calcolo di struttura e di resistenza dei materiali).
Grazie all’intervento di vari architetti tra i quali Estaban García, José Granados y Leonardo de Figueroa ed ai fondi ottenuti dalle elemosine si costruisce tra fine 1600 e inizi 1700 la chiesa del Salvador attuale.
Spiccano all’interno della chiesa le sculture di Martinez Montañes, il Gesù della Passione ed il San Cristoforo ed il Cristo dell’Amore dello scultore Juan de Mesa.
Il Palazzo delle Dueñas
È uno dei palazzi signorili più importanti di Siviglia, rilevante sia per il valore architettonico dello stesso palazzo sia per la collezione d’opere d’arte esposte e visibili (1400 opere all’incirca).
Edificio, la cui costruzione risale tra fine 1400 e fine 1500, rappresenta aspetti notori dell’arte gotico-mudejar, rinascimentale e plateresca.
L’edificio è ampio e suddiviso su più livelli, sale e cortili. Contiene una collezione d’opere d’arte di notevole interesse dal XV al XX secolo: busti e sculture d’epoca romana, mobili antichi, arazzi, innumerevoli quadri di artisti rinascimentali, barocchi, (la maggior parte sono quadri d’arte sacra) passando dall’arte “costumbrista” spagnola del 1800 fino ad opere d’arte contemporanee.
Tra i quadri esposti figurano anche opere d’artisti italiani come Neri di Bicci, Sofonisba Anguissola, Baroccio da Urbino e Annibale Carracci.
In mostra anche un quadro di Sorolla, varie opere di Madrazo e Julio Romero de Torres.
La Casa Pilatos
La casa de Pilatos, è il palazzo signorile palazzo nobiliare più grande di Siviglia dopo l’Alcazar, costruito tra il 1483 ed il 1571 con l’aggiunta di diverse riforme nel 1800.
La costruzione preliminare del palazzo prese spunto dall’Alcazar di Siviglia, per questo vedrete molte similitudini con il palazzo di Pedro I il crudele.
I più antichi proprietari introdussero influenze rinascimentali dovuto al fascino che avevano nei confronti delle città italiane e del rinascimento italiano e perché uno di loro fu un importante collezionista d’opere romane e rinascimantali (Per Afán de Ribera, Vicerè di Napoli), ancora oggi esposte nel palazzo.
Curiosità
- Secondo la leggenda le ceneri dell’imperatore Traiano (nato ad Italica, a pochi chilometri da Siviglia) vennero sparse nel giardino del palazzo.
- La Casa de Pilatos è stata edificata su un terreno confiscato dalla Santa Inquisizione a una famiglia ebrea e venduto agli Enriquez-Ribera a 320.000 maravedies (moneta di quel periodo), cifra astronomica dato che il terreno era collegato direttamente all’acquedotto di Siviglia.
La Maestranza – L’arena delle corride
La piazza delle corride di Siviglia è gestita dalla Real Maestranza de Caballería, confraternita cavalleresca fondata nel lontano 1248 dopo la conquista cristiana di Fernando III il santo. La piazza della Maestranza è considerata tra le più antiche piazza delle corride della Spagna ed una delle più grandi per quanto riguarda il numero di spettatori – 12.000 all’incirca.
L’edificio attuale è formato da un poligono irregolare di 30 lati perchè i lavori di costruzione sono durati “solo” 120 anni dal 1761 al 1881 (architetto Juan Talavera); l’aspetto attuale della Piazza delle Corride la Maestranza si deve soprattutto alla riforma realizzata nel 1914 dall’architetto Anibal González.
È visitabile sia il museo taurino sia l’arena – vedi foto – (si può scendere all’arena durante i giorni in cui non si svolge la corrida).
Per ulteriori approfondimenti ti consiglio di leggere l’articolo sulla plaza de toros Siviglia.
Il Museo de Bellas Artes
È il museo più grande di Siviglia e la seconda pinacoteca più grande della Spagna come numero di opere esposte dopo il Prado di Madrid.
È possibile conoscere a fondo le opere d’arte del periodo barocco sivigliano, del quale formano parte artisti come Murillo, Velázquez, Valdés Leal o Zurbarán, per citarne solo alcuni.
È composta da 14 sale ordinate cronologicamente, anche se è consigliabile seguire un percorso in funzione del periodo artistico.
Raccomandazione, vi lascio quattro percorsi da seguire in funzione dei vostri gusti (consigliato dallo stesso Museo):
- Dal medioevo al rinascimento (dalla sala 1 alla sala 4)
- Il barocco (sale 4, 5, 8 e 10)
- 1800 e “costumbrismo” sivigliano (sale 12 e 13)
- Sculture (sale 1, 2, 3, 4, 8, 10, 13)
Il museo venne creato nel 1841 dopo la confisca ecclesiastica di Mandizábal (1835) durante la quale moltissime proprietà e beni appartenenti alla chiesa vengono espropriati e messi all’asta, pertanto gran parte delle opere rappresentano scene sacre e religiose (provengono da monasteri e conventi confiscati).
Unica eccezione per i quadri del XIX e XX secolo, ottenuti grazie alle donazioni di collezionisti privati o dei discendenti diretti degli artisti.
Precedentemente l’edificio era la sede del convento della Merced Calzada, costruzione di inizi 1600 e uno dei pochi esempi dell’arte Manierista a Siviglia (l’architetto fu Juan de Oviedo).
L’Archivio delle Indie
È il terzo monumento dichiarato patrimonio dell’Unesco di Siviglia, è un edificio rinascimentale costruito durante il regno di Filippo II (a fine 1500), il celebre re dell’Armata Invincibile (La Armada Invencible) e altre molte gesta famose.
Si trova di fronte alla Cattedrale e pochi passi dall’Alcazar.
Cosa vedere all’ Archivo de Indias? E cosa conserva?
L’Archivio conserva all’incirca 8000 mappe e 80 milioni di pagine relazionati alla colonizzazione del continente americano, all’importazione e all’innovazione cartografica dell’epoca.
Si possono consultare questi archivi? No, solo pochissime copie. Vale la pena la visita? Si, soprattutto per ammirare la magnificenza dell’edificio e le mostre temporali associate al commercio e alle gesta nautiche dell’epoca; la visita è abbastanza breve (20-30 minuti per farvi un’idea dell’edificio).
Tra le altre, nel 2019 è stato possibile visitare l’esposizione che celebrava i 500 anni della partenza della circumnavigazione di Magellano, partito appunto da Siviglia, sulle sponde del Guadalquivir.
La Basilica della Macarena
È una basilica minore inaugurata nel 1949 dieci anni dopo la fine della guerra civile spagnola e ubicata presso il quartiere della Macarena, zona San Gil. È la sede della Confraternita della Madonna Macarena.
Vuoi saperne di più? Guarda il significato della Madonna Macarena
Vale la pena la visita per vedere le due sculture principali: la Madonna della Speranza Macarena – in foto- (Virgen Esperanza Macarena) e per il Gesù della Sentenza; entrambe opere barocche del 1600 protagoniste principali della processione della Confraternita della Macarena della Settimana Santa di Siviglia.
È una Madonnina venerata sia in Spagna sia in Sudamerica (Colombia, Brasil) ed in Centro e Nord America (Messico, Repubblica Dominicana e negli USA), incluso nelle Filippine.
Raccomandazione: si trova a più di 2km a piedi dalla Cattedrale (25 min) presso la Piazza de la Esperanza Macarena. Pianificate bene la visita
➕➕È visitabile il museo tesoro della Basilica dove sono esposti moltissimi elementi processionali associati alla tradizione religiosa della Settimana Santa sivigliana a un costo di 5€ a persona, pensionati +65 anni e minori di 16 anni 3€.
I monumenti da vedere se hai più di 5 giorni
Monumenti se avete abbastanza tempo disponibile o se vi trovate nelle vicinanze!
La Torre dell’Oro
La Torre dell’Oro (in spagnolo la Torre del Oro) è la torre più emblematica di Siviglia, il suo profilo è ormai un classico dello skyline di Siviglia, con la sua sagoma inconfondibile a pochi metri dal fiume che attraversa Siviglia, il Guadalquivir.
Venne costruita nel lontano 1221, come torre vedetta che sorvegliava l’accesso marittimo della città già durante il XIII secolo.
Il suo nome proviene dal riflesso dorato che la Torre dell’Oro creava sul fiume perché la torre era coperta da uno strato di malta di calce e paglia.
È possibile visitare un museo marittimo ai primi 2 piani, mentre al terzo piano c’è una terrazza dalla quale ammirare viste mozzafiato del fiume ad un’altezza di quasi 30 metri (la torre è alta 36 metri).
Il museo è un’esposizione sulla storia della torre e delle gesta marittime associate al commercio con le antiche colonie spagnole. Sono osservabili modelli di navi e velieri, copie di documenti storici, carte nautiche e vari strumenti di navigazione relazionati alla storia dell’Armata Spagnola e alla celebre circumnavigazione di Magellano.
Per ulteriori informazioni, guarda il nostro articulo sulla Torre dell’Oro di Siviglia
Hospital de los Venerables
È un edificio costruito a fine 1700, opera degli architetti Leonardo de Figueroa e Juan Dominguez con lo scopo di offrire accoglienza e assistenza sanitaria ai sacerdoti e chierici della terza età mediante la costruzione di un ospedale-ricovero dedicato a loro.
Cosa vedere all’ Hospital de los Venerables?
- il Centro Velázquez, una galleria d’arte dedicata al pittore barocco sivigliano (3 quadri di Velázquez) ed opere di Murillo, Zurbarán e Martínez Montañes, tra gli altri. In totale 15 quadri.
- Arte Contemporaneo, con opere di Carmen Laffón, Ramón Gaya e Pérez Villalta e molti altri
- Una chiesa barocca dedicata a San Pietro apostolo e a San Ferdinando, costruita a fine XVII secolo, gioiello dell’arte barocca sivigliana.
La Fábrica de Tabacos – L’Università di Siviglia
La Fabbrica dei Tabacchi di Siviglia, considerata, come dimensioni, il secondo edificio più grande della Spagna, dopo l’Escorial di Madrid, con una superficie di 185mX145m su due piani, fu la fabbrica di tabacchi più antica d’Europa.
Edificata tra il 1728 ed il 1777, rappresenta uno dei principali edifici dell’arte industriale, la cui costruzione venne portata a termine dall’architetto olandese Sebastián van der Borcht.
Dal 1955, diventa la sede del Rettorato e delle facoltà umanistiche dell’Univesità di Siviglia.
Il periodo di massimo splendore industriale si registra nel XIX secolo momento in cui moltissime donne vengono incorporate al mercato del lavoro e assunte alla Fabbrica dei Tabacchi di Siviglia.
Con l’introduzione e l’impiego di macchine industriali, progressivamente la mano d’opera umana lascia spazio alla redditività delle macchine, passando in pochi anni da 6000 lavoratrici a fine 1800 a quasi 2000 nel 1925.
La Chiesa di San Luis de los Franceses
Riaperta al pubblico pochi anni fa dopo molti anni di lavori di restauro, San Luis de los Franceses è un complesso architettonico composto da una delle chiese barocche (sconsacrate) più impressionanti di Siviglia e da un noviziato gesuita.
La chiesa, che venne dedicata al Re della Francia, Luigi IX (tredicesimo secolo), cugino del Re di Castiglia legato moltissimo a Siviglia, Ferdinando III il Santo fu fondata dalla Compagnia di Jesù ed inaugurata nel 1731; successivamente fu sconsacrata a fine 1800 vari anni dopo la confisca ecclesiastica di Mendizabal.
L’architetto della chiesa è Leonardo de Figueroa, sulla quale ha lavorato più di 30 anni (dal 1699 al 1730) e colui che decise di attribuire alla pianta della chiesa una forma a croce greca.
Il Monastero della Cartuja + il Museo d’arte contemporanea
Il monastero della Cartuja (chiamato anche il monastero di Santa Maria de las Cuevas) venne fondato come monastero a inizi XV secolo dall’ordine dei Certosini. L’edificio venne usato come monastero fino a metà 1800, periodo in cui venne confiscato dallo stato ed usato successivamente come fabbrica di produzione di ceramica e maioliche (in funzione fino al 1982).
Oggi il monastero è stato completamento riformato ed è possibile visitare sia la parte dell’antico monastero (il chiostro di stile mudejar, la chiesa e la sala capitolare) che il Centro d’Arte Contemporanea che si trova al suo interno.
Curiosità! Cristoforo Colombo, il celebre ammiraglio genovese ha alloggiato presso il monastero de la Cartuja in varie occasioni sia prima della scoperta dell’America sia durante i preparativi dei viaggi che ha effettuato
Il complesso rappresenta l’esempio perfetto di buona riuscita dell’unione tra la tradizione e la modernità, anche se i due spazi sono separati.
Le Rovine Romane di Italica
Italica fu una città romana situata a pochi chilometri da Siviglia, fondata nel 206 a.c. dopo la battaglia di ILIPA (attuale città di Alcalá del Rio) tra le truppe comandate dal generale romano Scipione l’africano e l’esercito del comandate cartaginese Asdrubale, dopo la quale i Cartaginesi vennero obbligati ad abbandonare definitivamente il territorio della penisola iberica.
Della Vetus Urbis (città vecchia) del II e I sec a.c. è visitabile il teatro, con capacità da 3000 spettatori e le terme minori. Il resto della Vetus Urbis si trova sepolta sotto la città di Santiponce.
Del complesso archeologico attuale di Italica è visibile la Urbis Nova (la città nuova), la città di Italica fondata da Adriano nel II sec d.c. . Cosa vedere?
- Uno degli anfiteatri più grandi dell’impero romano, con una capienza da circa 25.000 posti
- I resti delle terme maggiori, da 32.000m2 e una palestra (zona dove si praticava la lotta, la ginnastica e le attività equestri) all’aperto circondata da un portico da circa 14.000m2
- Le domus romane della classe alta di Italica e gli edifici pubblici. Si possono ancora ammirare i pavimenti ricchi di mosaici che spesso danno il nome a queste strutture come è il caso della Casa di Nettuno o la Casa degli Uccelli,
- Sistema fognario originale e di approvvigionamento dell’acqua.
Il Palazzo della Contessa di Lebrija
Altro celebre palazzo signorile di Siviglia del Rinascimento, noto noto per essere uno dei palazzi con i più belli e caratteristici pavimenti d’Europa.
Il palazzo alberga resti romani di valore incalcolabile (molti dei quali sono mosaici del II e III secolo d.c.) scoperti ad Italica (un paesino in provincia di Siviglia) e reperti d’epoca mussulmana, il tutto circondato da affascinanti decorazioni in gesso inglobate in un ambiente cortigiano andaluso con influssi rinascimentali e “platereschi”.
Volete saperne di più? Dai uno sguardo al nostro articulo sul Palazzo della Contessa di Lebrija
I monumenti da visitare se hai più di una settimana
O consigliabili se siete interessati ad un aspetto in concreto!
Hospital de la Caridad (Ospedale della Carità)
Tutt’oggi rappresenta la sede della confraternita della Santa Carità, istituzione fondata a metà 1400 con l’obiettivo di offrire accoglienza ai malati abbandonati, dare un luogo di sepoltura ai condannati a morte e agli annegati nel fiume e luogo di preghiera. Tutto molto allegro direi..
Gli edifici attuali (l’ospedale e la chiesa) sono frutto dello sforzo morale ed economico di Miguel de Mañara, cavaliere nobile sivigliano del 1600 che dedicò la sua vita al conseguimento dei fondi necessari all’edificazione del complesso e al corretto funzionamento della Confraternita. È suddiviso su due parti:
- La cappella di San Giorgio (s.Jorge)
- L’ospedale
Poco frequentato dai turisti, malgrado la sua posizione centrica – si trova a pochi passi dalla Torre del Oro, sorprende per la sua atmosfera alquanto lugubre e taciturna in contrasto con le decorazioni barocche della capella – la cupola è stata dipinta da Valdés Leal ed il retablo è opera di Simón de Pineda.
Il Museo della Ceramica di Triana
È un museo dedicato alla fabbricazione della ceramica Sivigliana, incorporato all’interno dell’antica fabbrica di ceramica di Santa Ana, completamente riabilitato.
Al piano terra vedrete i vecchi impianti della fabbrica con i forni originali del XIX e XX secolo, il pozzo d’acqua ed i depositi d’argilla insieme ai recipienti usati per creare la pigmentazione della pittura. Viene spiegato nei minimi particolari il processo di fabbricazione delle ceramiche e i metodi d’applicazione della vernice.
Al primo piano è presente un’esposizione permanente di ceramiche che risalgono dall’epoca mussulmana al XX secolo, tra i quali spiccano gli “azulejos” fabbricati per la Plaza de España e ideati dall’architetto Anibal González.
Museo Bellver – Casa Fabiola
Situato presso la Casa Fabiola presso il quartiere di Santa Cruz, il museo Bellver accoglie più di 500 opere artistiche che furono proprietà del collezionista d’arte Mariano Bellver. È composto da 12 sale articolate su un cortile principale.
È possibile vedere opere di Gonzalo Bilbao, Jimenez de Aranda e Garcia Ramos, sculture di Martinez Montañes, mobili d’epoca e porcellane.
La Casa dei Pinello
A pochi passi dalla Cattedrale e dall’Alcazar, la Casa dei Pinello è una casa signorile andalusa, oggi sede della Reale Accademia Sivigliana delle buone lettere e delle Belle Arti di Santa Isabella d’Ungheria; fu costruita a inizi 1500 da Jeronimo Pinello, figlio del genovese Francesco Pinello, personaggio di spicco della Casa de la Contratación di Siviglia.
Cosa vedere presso la Casa dei Pinello?
La Casa dei Pinello è un edificio articolato attorno a un cortile rinascimentale-mudejar in marmo e con decorazioni in gesso e ospita moltissime opere d’arte tra le quali anche una sala dedicata all’arte antica orientale. Al secondo piano è possibile ammirare dei raffinati soffitti a cassettoni in stile rinascimentale e mudejar.
Il Museo degli Usi e Costumi popolari
Oggi il museo degli Usi e Costumi popolari si trova all’interno del Padiglione NeoMudejar, ubicato a piazza d’America, all’interno del vasto Parco di Maria Luisa.
È un museo etnologico sulla cultura andalusa.
Cosa vedere presso il Museo de Artes y Costumbres?
Sono esposti i ricami, i pizzi e lavori tessili di vestiti regionali e cortigiani principalmente del XIX secolo e associati alla tradizione liturgica; una vasta varietà di ceramiche popolari andaluse, strumenti agricoli, strumenti musicali di qualsiasi tipo, gioielleria in filigrana e altri lavori d’oreficeria e giocattoli antichi.
Siamo arrivati al capolinea amig@s! La guida ai monumenti di Siviglia si aggiornerà il più frequentemente possibile e spero che ti sia stata davvero d’aiuto. Semplicemente ringraziarti per essere arrivato fino alla fine e se ti è piaciuta o se sai se può servire a qualche amico tuo o conoscente, condividila!!